lunedì 3 gennaio 2011

Solo artist for January 2011 ~ The Lovely Lee MacDougall!

Intervista tratta dal sito Chords and Candles / English Version source Chords and Candles

L’Incredibile Lee Macdougall

Vi voglio condurre sino alla musica di Lee attraverso il suo agente, Phil Taylor. Lo stesso Phil ha dichiarato di aver scoperto Lee e la sua muica attraverso il canale youtube, ascoltando la versione cover di Lee di Creep dei Radiohead. Lo stesso Phil era scettico perchè amando molto i Radiohead era estremamente critico ma la versione suonata da Lee ha fatto subito colpo. Così Phil incuriosito dal talento di Lee ha visionato altro materiale dell'artista Britannico e se ne innamorò.

Conosciamo meglio Lee...

D: Quand’è la prima volta che hai pensato alla musica come una vera e propria carriera lavorativa?

R: A scuola facevo interviste in cui mi si diceva che ero bravo con le parole, per cui il giornalismo poteva essere la mia strada. Ma a 13 anni ascoltando i Nirvana scoprii che Kurt Cobain la pensava diversamente e lui interpretava la stessa cosa in modo diverso, cioè usare la scrittura per trasmettere emozioni. E a quell’età a chi dai ascolto, ai Nirvana o al tuo prof di economia?

D: Chi sono i gruppi ed i musicisti che ti hanno ispirato e cresciuto?

R: Gente come i Beatles, Kinks, e in genere la scena inglese, per quanto riguarda la melodia, ma allo stesso tempo artisti come Tom Petty mi hanno ispirato moltissimo. Parlando di gente nuova gli Arctic Monkeys spaccano, e allo stesso tempo ho apprezzato il primo album dei Courteneers, ma credo che dopo una lunga serie di ascolti cominci a trovare tè stesso; prima passavo ore a paragonarmi ad altri artisti, adesso invece sono completamente focalizzato in ciò che creo e tutto ciò mi piace!

D: Chi sono gli artisti di oggi che ti ispirano invece?

R: I miei amici, tutti grandi musicisti di cui sono orgoglioso di essere amico. Jamie Lawson, Skinny Machines, Jim Stapely, tutti artisti veramente eccezionali, ho avuto l’occasione di suonarci assieme ed è stato veramente forte.

D: Come descriveresti la tua musica ad uno che non ha mai avuto l’occasione di ascoltarti?

R: I momenti migliori e peggiori della vostra relazione più significativa tutto in 3 minuti di musica.

D: Se il mondo finisse domani cosa faresti?

R: Dormirei in modo decente per una volta almeno.

D: La cosa più assurda che ti sei sentito dire?

R: Una volta pensavano stessi mimando. Come sia possibile non lo so, ero ad un open mic davanti a una dozzina di persone e forse pensavano volessi fare un’impressione particolare…

D: Dimmi i musicisti (vivi o morti) che sceglieresti per formare un gruppo originale.

R: Ovviamente i più grandi, niente batteria o basso, sceglierei gente come Jim Morrison, Elvis, John Lennon, e magari Blondie per rendere il tutto più piacevole nel tour bus!

D: Quali sono state le date peggiori e migliori che hai fatto? E un posto dove ti piacerebbe andare a suonare?

R: Ero solito suonare regolarmente al Tudor Rose a Baker Street, serate assurde quelle là. Il mio manager di solito chiudeva le porte ed io suonavo tutta la notte, la gente ballava sui tavoli, pazzia totale. Suonavo con gente folle come Rumer e mi prendeva abbastanza bene, lui è un musicista eccezionale. Una sera un’attrice di soap saltò sul palco e fece un duetto con me, ma io ero così ubriaco che caddi e mi feci veramente male, ci divertivamo un sacco in quel periodo! La peggiore sicuramente fu una volta alla Regal Room ad Hammersmith, un sacco di gente che partì da Liverpool per guardarsi lo show di un gruppo della zona e andò a sfasciarsi completamente in pochissimo tempo. Dedicai una canzone d’amore ad una certa Sally per poi vedermi tutta la folla impazzire senza motivo dimenticandosi in un battibaleno delle mie canzoni. Non mi piacque affatto quello show.

D: Cosa fai quando non scrivi o non stai suonando?

R: Visto che non è mai successo prima d’ora, credo che mi guarderei dei film oppure uscire un sacco con i miei amici!

D: Ho notato che su Youtube hai buttato giù un sacco di cover, quali sono le tue preferite?

R: Credo che “I don’t wanna talk about it” di Rod Stewart sia una canzone incredibile, ne sarei molto orgoglioso se l’avessi scritta, mi ricordo quando i miei la suonavano durante la mia infanzia. Mi piace parecchio anche “Nothing Compares 2 U” di Prince.

D: Quale sarebbe il tuo super potere se ne potessi avere uno?

R: Un visore a raggi X per fare ciò che non si potrebbe fare non sarebbe male, ma anche volare non mi dispiacerebbe, salterei un sacco di viaggi in metro, magari dopo la gente penserà di me come ad un egoista o un eccentrico e si stancherebbe e ciò non mi piacerebbe, soprattutto perché volare farebbe impressione alle ragazze in un party!

D: La cosa più imbarazzante che ti è successa ad uno show?

R: In un concerto sono stato costretto ad inserire un batterista nella line up, mi dissero che era un turnista eccezionale e così accettai anche se a malincuore. Dopo il primo accordo mi resi conto che a malapena aveva preso in mano le bacchette prima d’ora. Continuò così per un po’ e la situazione scivolò dall’osceno al ridicolo, suonava davvero troppo male, con il manager di questo tipo che nemmeno se ne accorgeva. Allora suggerii una cover di “My Generation”, che ha dei pezzi di batteria davvero incredibili, fatto sta che cominciai a ridere così tanto che caddi dal palco rovinosamente. Il pubblico non si rese conto nemmeno di ciò che stava succedendo, fu davvero uno schifo!

D: Cosa consiglieresti ad un giovane artista che ha appena cominciato ad approcciarsi al mondo della musica e del business?

R: Non cercare il successo, cerca te stesso, sii te stesso, se tutti vanno a destra, tu vai a sinistra!

D: Prossimi programmi?

R: Rilasciare il mio prossimo EP e un bootleg che venderò ai miei show che si terranno in America, Canada e in Europa durante tutto il 2011.

D: Cosa vuoi da questo nuovo anno e cosa vorresti da Babbo Natale per questa volta?

R: Prendere le cose meno seriamente e con più calma, per gli altri, tanta salute e felicità.

D: Cos’è che ti dà l’ispirazione per scrivere e come afffronti un blocco creativo?

R: L’ispirazione viene da tutto, è dappertutto, le canzoni possono comparire dal nulla e mi accorgo che sono loro a venire da me, basta non cercare ossessivamente un qualcosa, lasciarsi andare, ovviamente quando ascolto qualcosa di figo cerco sempre di superarmi e di trovare qualcosa di paragonabile qualità!

D: Qual è stata la battuta più divertente che hai sentito?

R: Penso che “Jedward” mi fece veramente ridere.

R: Dicci qualcosa che potremmo ancora non sapere dite. Qualche asso nella manica?

D: Non mi piace ballare ma credo di essere veramente bravo, come Micheal Jackson ma soltanto con la musica di Billy Jean, noto come il mio corpo segua perfettamente il tempo di una canzone!

R: Come ti vedi tra 10 anni? Cosa vorresti che facessi?

D: La stessa cosa soltanto con più denaro e un po’ più di cibo nella mia dispensa!

Traduzione: Edoardo Casini (www.myspace.com/mysweetnightmarespace)

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